Il 7 marzo scorso si è tenuta a Parigi la 27^ edizione dell’EVP, l’evento numero 1 del viaggio d’affari in Francia ed Europa. È stata l’occasione di fare il punto sulle ultime tendenze riguardanti le aziende e i viaggiatori.
Una volta ancora, erano tutti presenti: i 350 acquirenti e partner del viaggio d’affari si sono dati appuntamento il 7 marzo 2018. Grazie al sondaggio svolto su un campione d’un milione di aziende, hanno potuto identificare le grandi linee per capire i bisogni delle aziende e dei viaggiatori ed analizzare ciò che cresce, perdura o si attenua. Quali sono, queste tendenze? In linea con quelle del 2017:
Per le aziende europee, la preoccupazione principale rimane la sicurezza. Infatti, per il terzo anno consecutivo, la sicurezza dei viaggiatori è il criterio numero 1 d’una politica di viaggio. Il 65% delle aziende interrogate ha implementato una politica di “duty of care”: è un punto percentuale in più rispetto al 2017. In compenso, si tratta principalmente di grandi clienti e non delle aziende più piccole.
VIVERE UN’ESPERIENZA DURANTE IL PROPRIO VIAGGIO PROFESSIONALE
Ecco un’altra tendenza che trova conferma in quest’edizione 2018: l’esperienza del viaggiatore è più ascoltata. Per il 57% dei professionisti del viaggio, le testimonianze dei traveler saranno tenute in considerazione nelle politiche di viaggio, in particolare per la scelta di nuovi strumenti di prenotazione (mediante app), per le preferenze di prenotazione o per il duty of care da adottare. Eppure, ci sono ancora alcuni progressi da fare poiché, se la maggior parte delle aziende valuta i resoconti del suo personale, solo un terzo tra loro cambia la sua politica… per il momento.
Infine, la tendenza che riguarda le TMC (agenzie di viaggio e prenotazione) sta mutando: non c’è dubbio che, a breve o medio termine, esse affronteranno nuove sfide, che sono una conseguenza dei progressi tecnologici e delle possibilità, in continuo aumento, messe a disposizione dei viaggiatori stessi. Per ora, le aziende che organizzano i loro viaggi d’affari rivolgendosi alle TMC sono ancora pari al 79%, ma un quarto tra loro desidera che il loro business model evolva.
L’ultimo barometro ne è una prova: con l’aumento del numero di transazioni legate al business travel, le aziende hanno interesse a trovare delle soluzioni semplici e dirette. Qual è l’obiettivo principale? Ridurre le spese di trasferta sottoscrivendo dei
contratti globali, e beneficiare in questo modo di riduzioni per tutti i loro viaggiatori e di abbonamenti per i viaggiatori più frequenti.
Accor propone alle aziende di beneficiare d’un contratto su misura elaborato in funzione dei loro bisogni e della politica sui viaggi d’affari in vigore, offrendo nel contempo una soluzione adattata a ciascuna azienda. Le aziende possono allora beneficiare di riduzioni in oltre 3.500 hotel in tutto il mondo per la totalità dei loro collaboratori, nonché di numerosi servizi alberghieri. Per un accompagnamento ancora più preciso, quest’offerta è completata da rapporti mensili che consentono di gestire e controllare meglio le spese sostenute per gli spostamenti professionali.
Pubblicato da
Magali
per
08/06/2018
Crediti fotografici: © sasun1990