Viaggi di lavoro e Millennials
Scoprite come le aspettative e i modi di vita dei Millennials cambino poco a poco il viaggio d’affari
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Al giorno d’oggi, rappresentano circa un terzo dei passeggeri in volo d’affari, e oltrepasseranno il 50% nel 2020... I Millennials*, la generazione dai 18 ai 35 anni che poco a poco investe il mondo degli affari, non hanno più le stesse priorità dei baby-boomers**.
Esperienze, incontri, social network onnipresenti... tracciano un modo nuovo di affrontare i viaggi d’affari.
Esperienze, incontri, social network onnipresenti... tracciano un modo nuovo di affrontare i viaggi d’affari.
Prima di tutto, avidi di esperienze
Molto meno casalinghi rispetto alle generazioni precedenti, i Millennials sono nati vedendo il mondo come una vasta rete. Molti hanno conosciuto un programma di scambi universitari, la maggior parte vede il viaggio come un’arte di vivere ed i voli all’estero non hanno più nulla d’eccezionale: sono persino una priorità!
Abituati a percorrere il mondo, a intrecciare contatti a livello internazionale, i Millennials attribuiscono senza dubbio alcuno una maggiore importanza all’esperienza che non al confort. In altre parole, un viaggio d’affari riuscito è un viaggio che li arricchisce. Cosa vogliono? Incontrare i loro pari, apprendere la vita locale, trarre una plusvalenza dalla trasferta stessa. Non c’è da stupirsi se considerano facilmente modalità d’alloggio quali la coaffittanza o gli scambi di appartamenti, ecc.
Abituati a percorrere il mondo, a intrecciare contatti a livello internazionale, i Millennials attribuiscono senza dubbio alcuno una maggiore importanza all’esperienza che non al confort. In altre parole, un viaggio d’affari riuscito è un viaggio che li arricchisce. Cosa vogliono? Incontrare i loro pari, apprendere la vita locale, trarre una plusvalenza dalla trasferta stessa. Non c’è da stupirsi se considerano facilmente modalità d’alloggio quali la coaffittanza o gli scambi di appartamenti, ecc.
Verso il miglior rapporto qualità/prezzo
Non per questo i Millennials sono insensibili al valore d’un viaggio d’affari. Non è il lusso che li attira, bensì il rapporto qualità/prezzo che possono ottenere da esso. Nata nell’era delle comparazioni, la generazione Y consulta più fonti prima di procedere alla prenotazione di una sistemazione per scegliere la miglior offerta possibile.
Prima dei beni materiali, ciò che conta è l’ottimizzazione del valore, l’esperienza. Sempre. Cosa privilegia un Millennial? Una buona connessione Wi-Fi, uno spazio di lavoro piacevole, ma anche degli spazi dedicati allo svago in cui incontrare altre persone e rilassarsi. Cercano un equilibrio.
Prima dei beni materiali, ciò che conta è l’ottimizzazione del valore, l’esperienza. Sempre. Cosa privilegia un Millennial? Una buona connessione Wi-Fi, uno spazio di lavoro piacevole, ma anche degli spazi dedicati allo svago in cui incontrare altre persone e rilassarsi. Cercano un equilibrio.
Mai senza lo smartphone
Un’altra generazione, un altro modo di funzionare: la spontaneità e la connettività sono i primi riflessi dei Millennials in viaggio d’affari. Non possono fare a meno del loro smartphone:
quasi un terzo l’utilizza per prenotare direttamente il proprio viaggio.
Sono anche molto più inclini a servirsi dei loro apparecchi mobili per migliorare la loro esperienza di viaggio sul posto grazie alle app. Un viaggio gestito in punta di dita sullo schermo tattile. La seduzione dei Millennials passa anche per la proposta di servizi su app.
Sono anche molto più inclini a servirsi dei loro apparecchi mobili per migliorare la loro esperienza di viaggio sul posto grazie alle app. Un viaggio gestito in punta di dita sullo schermo tattile. La seduzione dei Millennials passa anche per la proposta di servizi su app.
L'importanza della reputazione sul web
Per pianificare un soggiorno, la maggior parte dei giovani viaggiatori d’affari (80%) si affida ai commenti online. Se prendono sul serio i pareri positivi, se necessario sono anche più propensi ad inviare un parere negativo riguardo alla loro esperienza negli hotel, nei ristoranti e nei trasporti (aerei, pubblici, taxi o auto a noleggio): è quella che chiamiamo l’era collaborativa.
L’arte di vivere del “bleisure”
Infine, i Millennials non desiderano più fare una separazione netta tra svaghi e affari, anzi. Sono persino pronti a prolungare il loro viaggio d’affari per dedicare alcuni giorni alle visite, alla distensione, e ampliare la loro conoscenza del paese o della città di destinazione. È ciò che chiamiamo “bleisure” e che, lungi dall’essere un capriccio, è un autentico stimolo che consente loro di lavorare nelle migliori condizioni.
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