L'IA modernizza l’industria alberghiera e i viaggi d’affari

Sempre più presente, questa tecnologia sta diventando parte integrante delle abitudini dei viaggiatori. Come influenza i nuovi comportamenti di viaggio?

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Se l’intelligenza artificiale investe il nostro quotidiano, trova la sua utilità nel settore alberghiero e dei viaggi, grazie ai molteplici servizi di portineria che può offrire in tempo reale. Una manna di cui il settore si appropria sempre più.  

Il su-misura a portata di clic

Se frequentate l’industria alberghiera di alto livello e i servizi di prenotazione in generale, lo avrete sicuramente notato: l’intelligenza artificiale, o IA, è sempre più presente sotto forma di assistente virtuale o di suggerimenti che capitano a proposito. Che si tratti di prenotare i biglietti, la camera, le preferenze, niente di meglio che un chatbot che saprà rispondere a tutti i vostri desideri a qualsiasi ora del giorno o della notte. Gli algoritmi in grado di suggerire l’albergo meglio posizionato per la vostra prossima trasferta esistono già. L'IA ha un'arma formidabile, sempre più efficace: una tecnologia che le consente di prendere possesso dei vostri dati, delle vostre domande, della vostra cronologia, addirittura del tono della vostra voce per trasformarli in una riposta molto personalizzata. Studiando tutti i nostri dati, molto più rapidamente di quanto potrebbe fare un dipendente «umano», l’IA è quindi in grado di trovare la soluzione ai nostri problemi (una camera, un volo, un servizio..) e addirittura di anticiparli (cambiare il volo in caso di ritardo). Non è quindi sorprendente che gli attori del settore alberghiero investano in queste soluzioni per migliorare le loro offerte. Da Accor, ad esempio, almeno 10 persone lavorano all’interno dell’Innovation Center per studiare le possibilità legate all’IA.

Modernizzare la relazione clienti

Le opportunità offerte dall’IA non sono legate solo al suo aspetto ludico. Sono anche uno strumento ideale per rispondere alle aspettative prioritarie della loro clientela: ottenere delle raccomandazioni personalizzate e gestire i budget in tempo reale. Anche per quanto riguarda il lato professionale, l’utilizzo di una soluzione di intelligenza artificiale è molto interessante. L'IA promette di:
  • Rafforzare e modernizzare la relazione cliente, rispondendogli 24h/24 senza attendere.
  • Contribuire alla fidelizzazione, proponendogli delle offerte studiate secondo le sue preferenze.
  • Consentire una migliore gestione e controllo dei costi, trattando molti dati e pratiche in tempo reale. 

Ecco perché le strategie marketing di tutte le catene alberghiere posizionano ormai l'IA fra le loro priorità.  

Delle applicazioni sempre più audaci

Degli esempi? Ce ne sono sempre più. Per quanto riguarda le prenotazioni e i viaggi, citiamo l’esempio di Booking o di TripAdvisor, che utilizzano dei chatbot per comunicare con l’utilizzatore in diretta durante la sua ricerca. Ma l'IA non si ferma qui. Delle startup come Destygo intervengono oggi anche per conto delle compagnie(Aéroports de Paris, MisterFly, Carlson Wagonlit Travel) per rispondere ai viaggiatore direttamente tramite i suoi canali di messaggeria preferiti (Facebook messenger, SMS, applicazioni varie...) senza passare dal servizio clienti, spesso saturo. Servizio molto pratico per rispondere al bisogno di reattività dei viaggiatori di affari. Accor lo ha già capito e dal 2018 ha il proprio chatbot, disponibile sul suo sito, i suoi conti di messaggeria, ma anche la sua applicazione. 

Gli alberghi, da parte loro, sono passati definitivamente alla marcia superiore e oltre, in termini di intelligenza artificiale. Gli alberghi Marriott International (Stati Uniti) hanno testato l’anno scorso l’assistente vocale Alexa (Amazon) direttamente nelle camere, come un room-service personalizzato su semplice richiesta. Ma in termini di IA, ci si deve rivolgere senza dubbio verso l’Asia per scoprire le ultime innovazioni: lo scorso novembre, a Shangaï, InterContinental Hotels & Resorts, associato alla famosa applicazione cinese WeChat, ha aperto il suo primo albergo 3.0. Il concetto? Che i clienti possano fare tutto dall’app di messaggeria. È quindi possibile prenotare una camera tramite WeChat, ordinare e pagare il ristorante, regolare l’aria condizionata o addirittura l’illuminazione. A Seul, è il gruppo Accor che si è lanciato nel test di una camera interamente collegata alla voce. Aprire la porta grazie al proprio smartphone, identificarsi grazie al riconoscimento facciale o avere la propria musica preferita nella propria camera, queste opzioni vedranno sicuramente il giorno. 

Pubblicato da Magali per 13/02/2019 Crediti fotografici: © AndreyPopov

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